Crisi di governo, oggi il primo voto di fiducia su Conte: su quanti Sì può contare e la lenta operazione per ricostruire una maggioranza |
Nelle prime ore dopo le dimissioni di Teresa, Elena e Ivan ci hanno insultato, offeso, minacciato. Chi si ferma ai titoli e non legge i documenti ci ha accusato di essere irresponsabili.
Di mettere a rischio la stabilità del Paese.
Piano piano, trasmissione dopo trasmissione, giorno dopo giorno, la verità inizia a venire fuori.
Si capisce che il Recovery Plan ancora non va. Cresce la preoccupazione per una maggioranza raccogliticcia e senza respiro. Si avverte come chiediamo da mesi l’esigenza di un progetto Paese. Tutti concordano sulla necessità di un sogno unificante per il Paese e non di una caccia al singolo voto in Parlamento.
Abbiamo chiesto alle forze di maggioranza di cambiare passo, di fare un salto di qualità, di non rinviare la soluzione dei problemi, di fare un patto di legislatura. Lo abbiamo fatto per mesi, accettando nel frattempo di votare di tutto, persino la fiducia a Bonafede, pur di dare un segnale di collaborazione. Ci hanno dipinto come cacciatori di poltrone. Quando Bellanova, Bonetti e Scalfarotto hanno lasciato le loro poltrone ci hanno dipinto come irresponsabili. E il linciaggio mediatico studiato a tavolino non ha risparmiato nessuno di noi e dei nostri cari. Nessuno.
La verità però è più forte delle veline.
Quando la nebbia delle fake news si diraderà sarà più chiaro capire che cosa sta accadendo.
E capiremo che il problema non è il mio carattere, ma il fallimento nella riapertura delle scuole, l’elevata mortalità del Covid, la crisi economica più grave d’Europa, il ritardo nella vaccinazione, un Recovery Plan non all’altezza del nostro Paese, le infrastrutture bloccate, la crisi dei piccoli che stanno chiudendo e non riapriranno. Di questo vogliamo parlare, non di carattere e fatti personali.
Verrà il momento della verità, come è già avvenuto su tante altre questioni dal rapporto Stato-Regioni a Industria 4.0, dal Jobs Act ai diritti civili. Verrà quel momento e sarà bellissimo.
Verrà anche il momento in cui qualcuno tornerà a riflettere sul riformismo in questo Paese. Il posizionamento del PD di questi giorni – molto, molto, molto vicino ai Cinque Stelle – è un fatto nuovo davvero rilevante per il futuro della politica italiana.
Dico grazie a chi in Italia Viva sta resistendo a ogni forma di pressione. E dico grazie a chi ci sta aiutando con l’iscrizione, con il sostegno economico, con la presenza sul territorio e nei social. Siamo una comunità di persone coraggiose e libere: sono fiero di farne parte.
Quanto a me, ho fatto molta TV in questi giorni.
La trasmissione in cui forse è emerso con più chiarezza il senso delle nostre posizioni è questa, ieri sera, su La7, con Massimo Giletti.
Il Policlinico Riuniti ha somministrato a 12 pazienti attualmente ricoverati nel reparto di Chirurgia Covid un questionario (da restituire in forma anonima e distribuito dalla Direzione Sanitaria) elaborato e costruito per verificare la percezione di efficienza e qualità rispetto all’intenso lavoro condotto dal personale medico e sanitario durante il periodo dell’emergenza pandemica sottoposto ad un’intensa e complessa attività.
Il risultato è stato soddisfacente poiché ha incontrato l’apprezzamento dell’utenza. Le domande riguardavano il confort alberghiero, la relazione con il personale medico ed infermieristico e, più in generale, la qualità dell’assistenza. Dei 12 pazienti ricoverati, 10 hanno espresso il massimo del giudizio positivo, 1 paziente per ragioni anagrafiche non è stato in grado di compilare il questionario ed 1 paziente ha consegnato un giudizio complessivamente negativo.
Tra i 10 pazienti che si erano espressi formulando il massimo del giudizio positivo, 7 hanno dichiarato di aver trovato una coincidenza con le proprie aspettative e 3 di aver incontrato un livello di assistenza superiore alle attese. <Un esito che dimostra due cose – spiega il commissario straordinario del Policlinico Riuniti Vitangelo Dattoli -: per un verso che il giudizio dell’utenza è largamente positivo e per l’altro che la percezione generale del livello di assistenza è estremamente alto, sia nelle attese sia nel riscontro reale. È un dato che conferma l’elevato livello di attenzione da parte di ciascun segmento del nostro personale medico e sanitario, che ringrazio congliendone l’occasione>.